Quando si sceglie il tipo di immobile da acquistare vanno attentamente valutate le potenzialità dell’edificio stesso. L’immobile, ad esempio, potrebbe essere situato in una zona urbanistica che ammette la possibilità di ampliamenti; potrebbe pertanto essere conveniente ingrandirlo oltreché ristrutturarlo, o addirittura, demolire il vecchio edificio e realizzarne uno completamente nuovo e più grande.

Queste valutazioni spettano di norma ad un tecnico. Comunque, una volta scelto l’edificio da acquistare, trovato un accordo economico soddisfacente, é necessario che venditore e acquirente stipulino un contratto o rogito.

Il contratto, stipulato seguendo tutti i principi di legge vigenti, deve poi essere registrato e deve essere fatta la così detta “voltura”, ovvero il cambio di intestazione, o proprietà, presso i pubblici registri e presso gli uffici del Catasto.

La figura professionale che si occupa di redigere e registrare il rogito è il notaio, che riveste dunque un ruolo fondamentale in ogni compravendita immobiliare. Il suo intervento è necessario perché grazie alle sue attività e verifiche garantisce alle parti che la compravendita venga fatta a norma di legge.

Ovviamente queste operazioni hanno un costo che è difficile prevedere in anticipo. Le tariffe notarili sono state abrogate e pertanto non ci sono parametri a cui fare riferimento per sapere a quanto ammonta la parcella del notaio. Questa in genere dipende dal tipo di atto, dal valore dell’edificio e da una serie di problematiche che possono richiedere varie attività, anche particolarmente complesse.

E’ bene precisare però che quando ci si rivolge al notaio per un atto, il costo dell’operazione non contempla solo il suo compenso, ma anche le imposte, le tasse e i vari diritti che è tenuto a corrispondere allo Stato per conto del cliente, oltre ai costi legati alle attività che è tenuto a compiere prima e dopo la stesura dell’atto.

Come avere un idea di quelli che saranno i costi da affrontare se ci si rivolge a un notaio? La risposta è molto semplice: chiedere direttamente al notaio un preventivo di spesa.

In questo modo, in linea di massima, si può avere un’idea piuttosto chiara di quanto si spenderà per la pratica. Se poi il preventivo di spesa risulta un po’ troppo caro, sarà sempre possibile chiedere delucidazioni al Consiglio Notarile Distrettuale del territorio.

Per capire chi è tenuto a pagare il notaio nell’acquisto della casa occorre fare riferimento all’art. 1475 del codice civile, il quale dispone espressamente che: “Le spese del contratto di vendita e le altre accessorie sono a carico del compratore, se non è stato pattuito diversamente.” Dalla norma si evince che il pagamento del Notaio, da parte del compratore, non è obbligatorio.

Le parti, in virtù del principio della libertà contrattuale, hanno la possibilità di accordarsi diversamente, decidendo magari di ripartire le spese del rogito metà per uno o in una misura diversa.

 

I documenti che il venditore e il compratore devono portare al notaio quando viene stipulato un contratto (ci si riferisce al caso in cui il venditore e/o l’acquirente siano persone fisiche), sono i seguenti:

 

    1. la carta d’identità o altro documento identificativo e, se cittadini extra europei, il permesso di soggiorno o il visto d’ingresso;
    1. il certificato di stato libero o, se coniugati, l’estratto dell’atto di matrimonio o il certificato di unione civile;
    1. la copia di eventuali accordi patrimoniali o di convivenza.

 

L’acquirente che ha effettuato richiesta di mutuo alla banca, deve fornire al notaio i contatti dell’istituto per permettergli di avere tutte le informazioni necessarie sull’erogazione dello stesso. Oltre a questo deve consegnare:

 

    1. la copia del preliminare di vendita;
    1. la copia dei documenti dai quali risulta l’importo già versato al venditore;
    1. e, nel caso sia intervenuta un’agenzia, i dati della stessa, la provvigione concordata e la copia della documentazione da cui risulta quanto è già stato versato.

 

Alla documentazione necessaria a identificare il venditore, il compratore, il loro status e la loro reperibilità, è necessario consegnare al notaio tutta la documentazione relativa all’immobile oggetto del contratto di compravendita. A seconda delle necessità, questi sono i principali documenti da presentare:

 

    1. copia della planimetria depositata presso il Catasto, la conformità planimetrica allo stato dei luoghi;
    1. copia della visura ipotecaria, per verificare se sull’immobile sono iscritte ipoteche o è gravato da pignoramenti;
    1. copia dell’atto di acquisto dell’immobile o la dichiarazione di successione, il testamento, l’accettazione di eredità, il certificato successorio europeo a dimostrazione del modo in cui il venditore è venuto in possesso dell’immobile;
    1. se l’immobile oggetto di compravendita si trova all’interno di un condominio occorre la copia del regolamento condominiale, accompagnata dall’attestazione dell’amministratore di condominio da cui risulta che il venditore ha provveduto a pagare per intero le spese condominiali e l’eventuale esistenza di delibere relative a spese straordinarie o liti;
    1. copia di tutti i provvedimenti edilizi che riguardano la costruzione dell’immobile, come il permesso di costruire, pratiche di variazioni, ecc.;
    1. eventuali autorizzazioni dei beni culturali, se il fabbricato è sottoposto a vincoli delle soprintendenza;
    1. copia del certificato di agibilità o dei documenti da cui risulta che è stata presentata richiesta;
    1. certificazioni di conformità degli impianti (idraulico, elettrico, termico, gas);
    1. libretto della caldaia, da cui risulta la regolarità dei controlli e l’efficienza della stessa;
    1. APE, attestazione di prestazione energetica.

 

 

Ovviamente sarà il notaio a fornire alle parti l’elenco dei documenti che, per ogni caso, riterrà necessari per la stipula del contratto. Molto spesso, consigliamo o affianchiamo il cliente o l’agenzia immobiliare a cui si è rivolto il cliente, per la fasi di compravendita, in cui può nascere l’esigenza di acquisire informazioni sull’immobile, piuttosto che provvedere a reperire la necessaria documentazione.

 

 

Marco D.

“In qualità di fornitore, come responsabile d’area per multinazionale olandese operante nell’ambito dei rivestimenti murali evoluti “Vescom”, posso dichiarare l’attenta analisi eseguita dall’architetto relativa alle performance dei materiali e dalle garanzie alla effettiva durata. Scelta estetica e cromatica che risponde ad un concetto di progetto di elevata qualità. Non ultima una sensibile attenzione verso l’investimento, mantenendo un corretto equilibrio tra qualità e prezzo”.

 

Max G.

“Architetto molto professionale, puntuale, dalle approfondite ed aggiornatissime conoscenze dei materiali moderni, ha egregiamente mostrato il suo buon gusto incontrando alla perfezione le mie richieste estetiche, compatibili al mio budget”.

 

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